Viviamo le Marche – alla scoperta dell’entroterra marchigiano

Le Marche meritano di essere scoperte perché offrono infinite possibilità di trascorrere del tempo indimenticabile per gli appassionati della natura, del buon cibo, del relax e della tradizione.
 
Sono il luogo ideale per chi, come me, ama immergersi nel fascino intramontabile dei borghi medievali che sorgono spesso a pochi chilometri dal mare, permettendo di godere sia della tranquillità dell’entroterra sia della vitalità marittima.
 
Ho avuto il piacere di scoprire Grottammare e Ripatransone in collaborazione con la Regione Marche e Marche Tourism, in occasione della campagna di comunicazione #ViviAMOleMarche, un progetto di promozione turistica volto a scoprire i tesori locali con la voce dei marchigiani illustri che hanno voluto raccontare il proprio territorio con orgoglio e senso di appartenenza.
 
Il marchigiano (d’adozione) a cui sono stato abbinato è Jury Chechi, per me fonte d’ispirazione fin dall’infanzia, data la mia storia da ex ginnasta.
 
Questa è la storia che mi lega a Jury:

 

Quando ero bambino non stavo mai fermo, mi piaceva fare le capriole, saltare e correre, tanto che mia mamma presto decise di iscrivermi a calcio.
Ma non ero un tipo da calcio: mentre gli altri rincorrevano il pallone io continuavo a fare le capriole, saltare e correre.
Allora capì che la mia strada poteva essere la ginnastica, e aveva ragione.
La ginnastica artistica è stata la mia prima e più ardente passione sportiva, in cui ho riposto enorme impegno e dedizione.
Ne ero proprio innamorato.
Mi chiedevano: “Vuoi diventare come Jury Chechi?”
E io rispondevo: “Magari: ma sono troppo piccolo per fare gli anelli…”
Effettivamente avevo solo 7 anni: ero davvero troppo piccolo.
Tuttavia quel sogno è rimasto a lungo nel cassetto, per questo è stato per me un onore indescrivibile essere stato ospite dell’Agriturismo Resort Colle del Giglio gestito proprio da Jury Chechi, colui che mi ha tanto ispirato, per scoprire la bellezza dei borghi di Grottammare e Ripatransone.

 

Ecco cos’ho scoperto di questi territori!

 
 

Grottammare

 

Grottammare è una località nota per i suggestivi paesaggi che offre, per la cultura dell’ospitalità e per le numerose memorie storiche.
Particolarmente degna di nota è la vista da Piazza Peretti, il cuore del borgo che si apre su una terrazza panoramica che regala una vista mozzafiato sull’Adriatico.

 

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In realtà a Grottammare c’è tanto di più: piccoli locali accoglienti perfetti per godersi un drink d’estate e ristoranti che preparano deliziose pietanze tipiche con un tocco di modernità, come l’Osteria dell’Arancio. Un consiglio: se siete amanti dei dolci, provate il Cookymisù, un dolce composto da ferratella (una cialda tipica locale) con crema di zabaione e caffè.

 

 
 

Ripatransone

 

Ripatransone, comune Bandiera Arancione di Touring Club Italiano, è noto come il “belvedere del Piceno” per la splendida posizione panoramica in cui è ubicato.
Il centro storico vanta edifici di epoca medievale, rinascimentale e barocca tenuti con una cura singolare, come gran parte dei borghi marchigiani del resto.
Una piccola curiosità: a Ripatransone si trova il vicolo più stretto d’Italia, largo solo 43 cm!

 

Un aspetto che mi colpisce delle Marche è che in altre zone d’Italia la gente scappa dai borghi.
Qui no.
Qui i borghi sono vivi.
Nei bar lavorano i ventenni, che magari servono caffè agli ottantenni, ma sono in perfetta armonia.
E non se ne vogliono andare.

 

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Agriturismo Resort Colle del Giglio

 

Il luogo in cui ho potuto incontrare Jury Chechi è stato l’Agriturismo Resort Colle del Giglio, di cui è proprietario, luogo ideale per passare del tempo immersi nel silenzio della natura marchigiana godendo di una vista incantevole, di piatti tipici tipici ricercati e di una SPA estremamente moderna e confortevole.
Fermarsi almeno a cena è d’obbligo: i salumi e i formaggi sono di qualità eccelsa, così come il cestino di crêpes ripiene di agnello e tartufo su crema di pecorino, le pappardelle alla papera e la costatella di agnello deglassata al vino rosso su tagliata di porcino cotto e crudo. Il tutto magari accompagnato da un bicchiere di Mimmo, il Rosso Piceno DOC prodotto da Colle del Giglio.

 

Qui Jury Chechi mi ha parlato della profonda connessione che lo lega alle Marche.
“È difficile portare le persone qui, ma quando arrivano decidono di rimanerci.”
Ed effettivamente è così: chi capita nelle Marche la prima volta poi decide di tornare anche una seconda, e una terza, anche fino a restare tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

Ed ecco un piccolo video che riassume quest’indimenticabile esperienza:

 

 

Quindi, cos’aspettate a visitare le Marche?
 
Per maggiori informazioni cliccate qui: Marche Tourism

 
 

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Gianluca Fazio
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